l 20 marzo 1653 il Vaconese Rutilio Antonelli, residentea Roma, fa scrivere nel suo testamento le seguenti frasi: “In iure Patronati lascio alla Madonna Santissima della Fonte di Vacone, mia patria, scudi cinquanta di moneta l’anno”. Specificando il motivo di questa generosa donazione: “e il detto Jus patronato io lo fo si per honore della Gloriosissima Vergine si anco perché detta cappella per quanto si vede dalle lettere sotto l’immagine fu fatta ed eretta dalla quondam Fiori Antonelli mia direttissima Avia”. La chiesa della Madonna della Fonte a Vacone fu costruita da Rutilio Antonelli nella prima parte del 1600 sul luogo in cui una sua ava aveva fatto costruire una piccola cappella e dove da tempo immemorabile si venerava un’immagine della Madonna. Nella chiesa, secondo il volere dello stesso Antonelli, doveva risiedere e celebrare un religioso. Il cardinale Corsini scrive nella relazione inerente la suavisita a Vacone del 1781: “Questa chiesa resta lontano dalla erra circa un quarto di miglio verso mezzogiorno ed è dedicata alla Vergine Santissima detta della Fonte così chiamata perché ivi vicino vi è la fontana pubblica dell’acqua Blandusia che di perfettissima qualità”. Il popolo di Vacone, da sempre è molto legato a questa chiesa. Numerosi sono gli ex voto donati dalla popolazione per ringraziamento e richiesta di aiuto.
